Spacco e taglio del granito sono operazioni che richiedono soluzioni specifiche e accuratamente progettate: il granito, infatti, è una roccia dura e senza stratificazioni che richiede quindi macchine per lo spacco del granito dall’elevata potenza. MEC, proprio per rispondere a questa esigenza e offrire al cliente una soluzione personalizzata, ha
recentemente realizzato un ulteriore impianto automatico molto versatile e altamente produttivo. In questo articolo, vi raccontiamo la nostra ultima esperienza con una linea di macchine spacco granito, automatica e su misura
Automazione e personalizzazione
Come di consueto, il progetto MEC è partito dalla comprensione profonda delle necessità e delle richieste del cliente, che si affacciava per la prima volta allo spacco automatico della pietra. La richiesta riguardava un impianto automatico che lavorasse il granito, segandolo sopra e sotto con una larghezza fino a 1800 mm. In seguito a una visita nella sede MEC e delle prove di spacco su una linea presente nello stabilimento, il cliente ha avuto modo di rendersi conto delle potenzialità che l’automazione può dare: lo scopo finale è quindi diventato quello di aumentare la gamma di prodotti finiti a spacco e riuscire a ottimizzare l’intero processo produttivo dell’azienda.
MEC ha dunque progettato un impianto automatico composto da tre macchine di tipo chiuso, a spacco verticale, collegate da un efficiente sistema di movimentazione. La macchina primaria è dotata di 500 ton di forza, con una larghezza di spacco di 1800 mm e un’altezza di 400 mm. Il nastro trasportatore in entrata alla macchina è stato equipaggiato con uno spintore, dotato di cilindri idraulici indipendenti, in modo da potersi adattare alle irregolarità del blocco e spingerlo correttamente sotto la lama.
Le strisce di granito, così spaccate, proseguono verso la seconda delle macchine spacco granito, dotata di 800 mm di larghezza e di 400 mm di altezza utile. Questi pezzi vengono quindi condotti da un secondo spintore e spaccate alla misura preimpostata nel programma dall’operatore. Grazie alle spondine autocentranti, le strisce vengono compattate per essere spaccate a 90° sotto la lama; tramite i sistemi di ribaltamento e allineamento che si trovano in uscita alla seconda macchina, invece, gli elementi ottenuti possono essere automaticamente introdotti nella terza macchina. Quest’ultima divide a metà i pezzi per ottenere cubetti finiti che vengono poi portati via su dei nastri in gomma.
In tal modo, il cliente riesce a risparmiare sui costi di taglio iniziali. Per esempio, sarà possibile preparare i blocchi per i cubetti a 20 cm di altezza – non dovendo preparare il materiale ad altezza 10 cm – per avere come prodotto finito dei cubetti 10x10x10 cm.
Questa linea, comunque, non si limita alla produzione di cubetti: dalla seconda macchina possono ottenersi anche sassi da muro o cordoli, che proseguono successivamente sui nastri dedicati allo scarico del materiale.
Come si vede, si tratta di una linea versatile con macchine per spacco granito che rispondono all’esigenza di produrre in modo automatico molti tipi di prodotti finiti differenti. Il sistema elettronico all’avanguardia assicura precisione nei movimenti e nello spacco, insieme alla facilità per l’operatore di interfacciarsi con i programmi di produzione.
Conclusione
Le macchine per spacco granito, così come quelle per il taglio, sono ancora più efficienti e funzionali quando vengono progettate e personalizzate in base alle necessità specifiche del singolo cliente. MEC lo sa bene e, per questo, anche l’ultimo impianto automatico realizzato porta con sé alta produttività e grande versatilità.
Se vuoi scoprire direttamente la qualità delle soluzioni MEC, non esitare a contattarci: il nostro team è a tua disposizione per ogni domanda o curiosità.